Come organizzare le raccolte nelle biblioteche per ragazzi by Giuseppe Bartorilla

Come organizzare le raccolte nelle biblioteche per ragazzi by Giuseppe Bartorilla

autore:Giuseppe Bartorilla [Bartorilla, Giuseppe]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788893574679
editore: Bibliografica
pubblicato: 2022-01-27T23:00:00+00:00


l’organizzazione per soggetto dei documenti e dell’informazione nelle biblioteche per ragazzi, così come viene attuata nella maggior parte dei casi, è divisa tra l’adesione più o meno semplificata di una classificazione canonica (di solito la Dewey) e l’uso di schemi locali, molto empirici e, spesso, tutt’altro che corretti dal punto di vista dell’architettura classificatoria.

Convitato di pietra di queste riflessioni è senza dubbio il catalogo, ma nello scenario nazionale le esperienze relative a OPAC, costruiti non solo sui bisogni informativi dei più giovani ma anche con un’accessibilità grafica e tassonomica dedicata, è ancora una chimera e le esperienze per quanto interessanti sono ancora ben lontane dall’offrire strumenti effettivamente a misura di generazione Alpha.

Se il catalogo deve rispecchiare l’organizzazione che vogliamo dare alla nostra biblioteca è altresì vero che la riflessione che ruota intorno all’ordinamento topografico delle raccolte diventa fondamentale e, come è accaduto per la Biblioteca dei ragazzi di Rozzano, può essere la spinta propulsiva per affrontare complessivamente il tema della gestione delle collezioni del nostro servizio bibliotecario.

Il modello che decidiamo di costruire per gestire la nostra biblioteca viene adattato operativamente proprio a partire dalla scelta delle tipologie di raccolte che riteniamo fondamentali al progetto biblioteconomico, tenendo la barra dritta sulla triangolazione Comunità/Raccolte/Bibliotecario.

Ma come declinare operativamente il lavoro di (ri)organizzazione fisica delle raccolte negli spazi della nostra biblioteca?

Storicamente la segmentazione delle raccolte si risolveva a partire dalla pratica classificatoria basata sulla combinazione fascia d’età/soggetto/disciplina per la narrativa, mentre nella non fiction la segmentazione avveniva sfruttando il binomio soggetto/disciplina, con la Dewey come elemento determinante nel posizionamento nel catalogo e a scaffale.

La fiction, classificata nella classe CDD 800, veniva solitamente suddivisa per target (prescolari, bambini e ragazzi) e in alcuni casi per forme (letteratura, poesia ecc.), con notazioni alfabetiche che richiamavano le singole aree anagrafiche (NB = Narrativa Bambini, NR = Narrativa Ragazzi ecc.) e gli autori; ripensando a una biblioteca per e dei ragazzi, questa modalità “adulta” e un po’ asettica, di fatto rischia di impedire ai giovanissimi lettori l’avventura della scoperta di un luogo ricco di immaginazioni e immaginario.

Non a caso a partire dal requisito imprescindibile della collocazione a scaffale aperto, le biblioteche pubbliche per ragazzi in Italia e sulla scorta delle molte e significative esperienze europee e statunitensi, hanno organizzato spazi amichevoli dove il patrimonio documentario, in particolare quello di fiction, è collocato ergonomicamente a misura di giovane utente, con elementi grafici colorati di facile interpretazione, che creano divertenti corrispondenze con classificazioni efficaci, spesso create localmente e categorizzate per generi, per consentire al contempo la soddisfazione dei bisogni informativi di bambini e ragazzi e rendere la biblioteca un luogo fuori dallo stereotipo di noiosa istituzione per pochi eletti.



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